I PADRI DELLO SHIATSU MODERNO
Quando si parla di Shiatsu, erroneamente, tendiamo a fare di ogni erba un fascio. Chi va in Giappone oggi e decide di andare da un terapista Shiatsu rimane di solito molto deluso tanto diverso è lo Shiatsu che viene proposto laggiù da quello a cui è abituato in occidente.
Qual è la differenza?
Diciamo subito che lo Shiatsu moderno ha più di un padre: il primo riconosciuto fu senza dubbio il M° Tokujiro Namikoshi. Il Giappone del primo novecento subiva l’influenza economica e culturale dell’occidente, c’era la tendenza a considerare con senso d’inferiorità la propria medicina tradizionale, il Kanpo, ed a considerare come “moderna, nuova ed infallibile” la medicina occidentale. Anche Namikoshi subì questa moderna fascinazione e quando sviluppò e sistemizzò il suo metodo prese ad esempio il modello occidentale: quindi niente visione classica, olistica come diremmo oggi, ma adottò uno stile, un metodo che proponeva una digitopressione, anche piuttosto energica, ripetuta più volte che non prevedeva l’utilizzo di percorsi energetici ma bensì considerava unicamente le zone algiche. Questo a grandi linee.
La rivoluzione che compì il M° Masunaga, laureato in psicologia e già docente per la scuola che aveva fondato Namikoshi, fu quella di creare uno Shiatsu che riprendeva i concetti classici del Kanpo o Medicina Classica Cinese nella versione giapponese, unendoli ad una visione moderna che contemplava tratti di psicologia e neurofisiologia e riportava l’Essere Umano, e non la malattia, al centro della Cura, il gesto da meccanico divenne armonico e l’ascolto, ed il rispetto, nei confronti del ricevente diventarono fondamentali come fondamentale diventò anche la considerazione e la consapevolezza che a monte di un disagio anche fisico vi erano cause emozionale e retaggi famigliari disarmonici, senza tuttavia debordare in uno psicologismo di maniera ma mantenendo una visione olistica che sempre rifletteva le caratteristiche del pensiero classico orientale.
In Giappone tuttora il modello Namikoshi è quello prevalente mentre l’occidente in generale ha abbracciato la visione, potremmo dire neo classica, proposta da Masunaga: probabilmente è una questione di diverse necessità.
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